Fa tappa a Bergamo “Sport Senza Confini”, il progetto di scuola itinerante per i piccoli con disabilità

Sabato 16 e domenica 17 novembre Il Centro Sportivo Universitario sede Dalmine ospita la penultima tappa del percorso di sport inclusivo organizzato da FISPES con il sostegno di Fondazione Conad ETS.

Un weekend di sport senza confini a Bergamo.jpeg

Sabato 16 e domenica 17 ottobre è il Centro Sportivo Universitario di Bergamo (sede Dalmine) ad aver accolto i partecipanti e i tecnici FISPES in una due giorni intensa di esercizi ludico-sportivi volti a favorire l’integrazione e socializzazione dei venti giovani atleti presenti, facilitandone l’espressione tramite l’attività motoria nel rispetto delle abilità di ciascuno.

“Sport Senza Confini” è dedicato ad atleti con disabilità tra i 5 e i 14 anni e si propone di consolidare l'integrazione dei bambini e dei giovani all'interno di un gruppo, attraverso un coinvolgente percorso di attività ludico-sportive, propedeutico alla scelta di una disciplina sportiva tramite cui mettere a frutto le proprie capacità e passioni. Ogni incontro, infatti, offre l’occasione di praticare sport all'interno di un gruppo di ragazzi con e senza disabilità e di mettersi alla prova in varie discipline paralimpiche, esplorando le proprie abilità in un ambiente che stimola la socializzazione e l’inclusione.

 

«Siamo orgogliosi che questo progetto faccia tappa a Bergamo, città in cui il nostro impegno è profondamente radicato e in cui vogliamo essere un riferimento per le nuove generazioni, creando valore e supportando significativamente la comunità per un futuro migliore. – affermano Maurizio Frassoni socio del punto vendita Conad di Dalmine e Paolo Signorelli, membro del Cda di Conad Centro Nord, entrambi presenti all’evento - Per noi questa iniziativa rappresenta uno dei molti impegni a favore dei giovani e non si limita ad abbattere barriere fisiche, ma anche quelle culturali e sociali, al fine di promuovere inclusione e garantire eguali opportunità a tutti, in particolare alle persone più vulnerabili. Crediamo che l'unione e la collaborazione siano fondamentali per una società più equa e accessibile per tutti.»