Cosa pensano i cittadini dei Paesi del G20 sul cambiamento climatico
L’opinione pubblica è schierata a favore della tutela ambientale e di un impegno sempre maggiore per il benessere del Pianeta e delle persone
I temi del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale sono sempre più centrali per l’opinione pubblica globale. Proprio in questi giorni si sta tenendo a Bali, in Indonesia, il G20, arrivato
alla sua 17esima edizione. Il forum quest’anno si è concentrato su tre macro-temi principali: salute globale, transizione energetica verso una produzione più sostenibile e trasformazione digitale.
I leader cercano quindi delle intese anche su come fronteggiare il cambiamento climatico, mentre la maggior parte dei cittadini dei Paesi del G20 è schierata. Secondo uno studio Ipsos, il 73% ritiene che le attività umane abbiamo portato la Terra a un punto di non ritorno con la destabilizzazione
del clima e della natura. I Paesi più consapevoli di questa emergenza sono l’Indonesia (86%), la Turchia (85%), il Brasile (83%) e l’Italia (79%). Le ultime posizioni sono occupate dagli USA (60%),
dal Giappone (63%) e dalla Gran Bretagna (65%).
L’attenzione non è solo rivolta al presente, ma anche al futuro delle nuove generazioni: il 69% dei cittadini delle principali economie mondiali ritiene che i benefici della tutela ambientale superino
di gran lunga i costi da sostenere.
Non solo consapevolezza della situazione presente, ma anche volontà di fare di più per la salvaguardia dell’ambiente che coinvolge l’81% dei cittadini dei paesi del G20, con punte del 95% in Indonesia, del 93% della Cina e del 91% in Brasile. L’Italia supera la media con l’86%, mentre il Giappone, con il 61%, è il paese con la percentuale più bassa.
Secondo l’opinione pubblica sono per prime le imprese a doversi impegnare sia in favore della tutela ambientale che verso una rimodulazione del modello economico liberista, mettendo al centro non solo il profitto ma anche l’attenzione al benessere del pianeta e delle persone. A guidare questa spinta sono l’Indonesia (86%), la Turchia (85%), la Russia (84%) e il Brasile (78%). L’Italia è al sesto posto e, con il 77%, è il primo paese europeo per consapevolezza della necessità di un cambiamento di rotta da parte delle imprese. Chiudono la fila il Giappone (61%) e l’Arabia Saudita (59%).
Quello che chiede l’opinione pubblica dei paesi ai leader del G20 è quindi un nuovo modello produttivo ed economico che metta al centro la sostenibilità, la riduzione delle diseguaglianze, l’impegno per le generazioni future, la lotta alla povertà e la riparazione dei danni ambientali causati dall’attività umana.
Fonte: dati Ipsos