What Worries the World?

Il barometro mensile sulle preoccupazioni sociali e ambientali dei cittadini 


“What Worries the World?” è una ricerca di Ipsos che ogni mese riporta i risultati di un’indagine, condotta su un campione online di 18mila persone provenienti da 26 diversi Paesi, su ciò che maggiormente preoccupa i cittadini della propria nazione. A ciascuno viene presentato un elenco di 17 problematiche che vanno dalla criminalità al cambiamento climatico, con l’obiettivo di definire le maggiori preoccupazioni contemporanee.

Nella ricerca condotta ad agosto 2022, risulta che le cinque maggiori preoccupazioni per i cittadini italiani sono disoccupazione (41%), povertà e disuguaglianza sociale (31%), tasse (30%), inflazione (30%) e cambiamento climatico (28%), mentre ciò che meno li preoccupa sono il terrorismo, l’ascesa dell’estremismo e l’accesso al credito.

I dati raccolti ad agosto, comparati con quanto era emerso dalle precedenti indagini, mostrano come le preoccupazioni degli italiani siano mutate negli ultimi anni e, nel caso dell’inflazione, anche negli ultimi mesi. È interessante infatti notare come la paura dell’inflazione, che da agosto 2014 si è sempre attestata sotto la soglia del 10%, documentando una scarsa preoccupazione nei suoi confronti, sia cresciuta esponenzialmente nell’ultimo anno, arrivando al 30% e superando l’ansia per la crisi climatica, che pure ha visto un aumento negli ultimi otto anni.

L’aumento della paura per l’inflazione risulta anche in linea con il trend mondiale, che mostra un impennarsi del tasso proprio negli ultimi 12 mesi, anche qui dopo anni di risultati relativamente bassi.

Ciò che è interessante osservare, in relazione alle paure e difficoltà degli italiani, è anche la percezione che i cittadini hanno rispetto alla direzione nella quale il Paese sta andando. Nel 2022 sale a 82% la quota di italiani che pensano il Paese sia sulla strada sbagliata, perdendo 12 punti rispetto al 70% registrato a luglio 2022, mentre a giugno il valore era ancora più basso, attestandosi al 65%.

Mentre il tasso di insoddisfazione nel mondo, sempre ad agosto 2022, si è attestato intorno al 65% confermando il trend degli ultimi mesi, in Italia si registra quindi un forte aumento di sfiducia, probabilmente destinato a salire ancora. Insieme alle preoccupazioni crescenti per l’inflazione, le riserve verso la capacità di intervenire da parte della politica profilano uno scenario sempre più complesso per gli italiani in quanto all’ansia per il futuro.

 

Fonte: Dati Ipsos